La supply chain come strategia competitiva
Questo non è un altro articolo sulla resilienza, la flessibilità e i rischi della supply chain. Restano argomenti importanti e sono sicuro che per decenni si scriveranno articoli e si faranno ricerche su come la pandemia, gli eventi geopolitici e l’inflazione estrema hanno influito sui modi in cui produttori e consumatori vedono le supply chain. Vorrei invece riprendere un discorso che stava emergendo in diversi contesti prima della pandemia e che sta riaffiorando di nuovo in articoli e ricerche recenti: la supply chain come vantaggio competitivo.
Il riferimento qui è alla supply chain nel suo complesso, non a una sola azienda e alle sue decisioni: la competizione avviene all’interno dell’intera catena di fornitura. Questo implica i fornitori di diverso livello delle aziende manifatturiere fino ad arrivare al cliente finale, incluso quindi lo smaltimento dei materiali alla fine del ciclo di vita nel caso di alcuni prodotti e servizi. La supply chain può arrivare a comprendere centinaia di organizzazioni con attività che variano dall’approvvigionamento dei materiali e la trasformazione alla consegna all’anello successivo della catena. Storicamente, e spesso anche oggi, ogni entità gestisce le proprie decisioni e analisi in modo isolato, concentrandosi solo sulla sua parte dell’ecosistema, e quindi sotto-ottimizzando la catena end-to-end, a spese dei fornitori o dei clienti.
Le nuove normative, spesso sotto la spinta di requisiti ambientali, sociali e di governance (ESG), obbligano le aziende a sviluppare una maggiore visibilità e tracciabilità all’interno della supply chain. Questo può essere un buon inizio per comprendere meglio i partner, in particolare quelli non di primo livello, i fornitori di servizi di trasporto e i clienti diretti, ma non aiuta a ottenere un vantaggio competitivo. Quest’ultimo richiede invece visibilità e collaborazione su tutti, o quasi, gli elementi della catena per farsi un quadro chiaro di interruzioni, piani, risorse, domanda, qualità e inventario con capacità di incentivare l’efficienza economica nelle decisioni sia tattiche che strategiche. Ciò non implica la rinuncia al controllo da parte dell’azienda o l’apertura dell’accesso ai suoi data asset proprietari. Al contrario, un ambiente estremamente sicuro, flessibile e scalabile è fondamentale per consentire a tutte le aziende dell’ecosistema di collaborare in modo efficace.
La supply chain collaboration tra più partner avviene quando si bilanciano le esigenze di magazzino e trasporto tra la produzione e i punti vendita per rispondere alle variazioni della domanda e alle incertezze dell’approvvigionamento. Oppure quando i fornitori di materiali strategici comunicano le loro tempistiche e specifiche ai siti di produzione che potranno così variare in modo proattivo pianificazioni e parametri di processo.
Per andare oltre e conquistare un vantaggio competitivo nel mondo di oggi in continua evoluzione, la nuova normalità è una più ampia collaborazione (condivisione dei dati) per identificare colli di bottiglia, variazioni dei costi, limiti di capacità delle risorse, interruzioni nella logistica e prevedere la disponibilità dei prodotti per i clienti in ogni fase della supply chain. Il passo successivo è ottenere visibilità su questo ecosistema ed eseguire diversi tipi di analisi per passare dai modelli reattivi ai modelli predittivi e prescrittivi nelle supply chain di più aziende.
Un esempio è la supply chain dell’alluminio per il settore automobilistico. Il processo ha inizio con l’estrazione della bauxite per la produzione dell’alluminio, seguita dalla fusione, poi il materiale passa a un altro fornitore per la colata. Altri produttori nella filiera combinano le parti di diversi fornitori in un sottoassieme che arriva a un OEM per l’assemblaggio finale. Il veicolo viene quindi inviato ai concessionari e venduto, poi sarà sottoposto ad anni o decenni di utilizzo e interventi di assistenza prima di giungere a fine vita, e qui l’obiettivo è riciclare l’alluminio utilizzato nel veicolo. Per avere una visione completa di questa catena di fornitura e per supportare le decisioni volte a ridurne i rischi, sono necessarie numerose fonti di dati interne ed esterne, tra cui eventi dei fornitori, elenchi dei materiali dei veicoli via via che cambiano nel tempo (distinte materiali per fasi temporali), variazioni dei prezzi delle materie prime, punteggi ESG dei partner, dati di utilizzo dei veicoli come quelli GPS o profili degli operatori per il miglioramento della customer experience.
La maggior parte delle aziende del settore manifatturiero deve utilizzare fonti di dati interne ed esterne per formare un quadro completo del proprio ecosistema e garantire la resilienza della supply chain. Se non sai da dove cominciare, esamina i dati a cui accedi attualmente o che acquisti da fonti esterne e determina se sono integrati nel tuo processo di analisi o solo elencati nei fogli di calcolo. Valuta poi i tipi di dati ERP (inventario, uscita merci, disponibilità per la vendita, previsioni ecc.) che potrebbero migliorare il processo decisionale e inizia a lavorare con i tuoi fornitori e clienti principali per identificare i vantaggi reciproci della collaborazione.
Avviare il percorso è spesso la parte più difficile: molte aziende sono ancora impegnate a integrare i propri dati interni e a stabilire governance, controlli di qualità e processi di gestione del cambiamento. La creazione di una roadmap con obiettivi chiari e le attività che contribuiscono a generare valore sin dalle fasi iniziali sono tutti fattori chiave per il successo. Per trasformare l’intera supply chain in un vantaggio competitivo servono la collaborazione di diversi stakeholder, sia interni che esterni, nonché un accesso ai dati e alle analisi veloce e scalabile per abilitare un processo decisionale più ampio.
Snowflake consente ai produttori di collaborare con partner, fornitori e clienti in modo sicuro e scalabile, favorendo una maggiore agilità e visibilità lungo l’intera catena del valore. Per scoprire in che modo puoi migliorare la visibilità della supply chain con Snowflake, visita https://snowflakecloud.wpenginepowered.com/guides/evolving-supply-chain-management-data